giovedì 25 dicembre 2014

ORIGGIO: realizzata un’area riservata ...?

Un’area verde, dove gli amici “a quattro zampe” possono correre liberi e godersi un po’ di gioco all’aperto, è stata recentemente messa a disposizione dal Comune di Origgio.

Lo spazio è stato appositamente ricavato all’interno dell’area verde esistente in via ai Ronchi. È un buon inizio! Si è cominciato, dando priorità ai più piccoli, ai tanti “abitanti” le nostre case, il più delle volte costretti in spazi angusti. Tartarughe, coniglietti, ricci, etc. finalmente potranno godere di un po’ di libertà. È stato detto, dai nostri attuali Amministratori, in Consiglio Comunale, nella seduta del  19 dicembre 2014, che questo è la prima “AREA RISERVATA SGAMBETTAMENTO CANI“ (??? area per cani ??? BOH! Siamo seri!). La Giunta comunale ha annunciato che una seconda area è in fase di “progettazione” in zona Broggio; si stà facendo ciò per dare una risposta ai firmatari la petizione che chiedeva per i cani di disporre di un luogo recintato dedicato ai loro. Speriamo che questa seconda opera sia realizzata e che abbia tutti i requisiti necessari; la dislogazione è sicuramente fuori mano, è in centro al paese che esiste il problema. La petizione, sottoscritta da 250 cittadini di Origgio, suggeriva alcune soluzioni e requisiti necessari per un’area cani. Spero che in futuro se ne tenga conto. Soprattutto è necessario il coinvolgimento dei proprietari dei cani, nella elaborazione e nella gestione della cosa pubblica. È grazie alla partecipazione e al loro reale coinvolgimento nelle scelte amministrative che i cittadini possono stabilire la qualità dei servizi pubblici locali.

sabato 20 dicembre 2014

Un altro modo di amministrare Origgio c’è!

Approvato, nella seduta del Consiglio Comunale di venerdì 19 dicembre 2014, il Bilancio di Previsione per l’anno 2014 e il Piano triennale delle opere pubbliche del Comune di Origgio. Il Bilancio di Previsione è il documento di pianificazione economica e di programmazione politica predisposto dall’amministrazione che coordina l’intera macchina comunale; è approvato dal Consiglio entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento, salvo diversa scadenza stabilita con la legge finanziaria.

Quest’anno, ormai è consuetudine per questa Amministrazione, sono state concesse le solite proroghe cui il Comune di Origgio a dato seguito continuando ad “amministrare” il nostro paese in termini di dodicesimi, in parole povere “alla giornata”. Questa scelta di attendere fino alla fine la proroga data dal Governo evidenzia, di fatto, una modalità che abbiamo ormai imparato a riconoscere negli anni, come la solita incapacità del Sindaco e della sua Giunta nel saper programmare opere e progetti sul territorio.

Arriviamo quindi con un anno di ritardo ad approvare un bilancio che di previsione a ben poco, che di fatto è stato calato dall’alto senza aver dato un minimo d’informazione alla cittadinanza, senza aver chiesto e coinvolti i cittadini nella elaborazione di Progetti e di Idee. La Giunta comunale di Origgio (Lega Nord, Foza Italia, UDC) si è attenuto al “minimo sindacale”, ha dis-organizzato un Consiglio Comunale Aperto alla cittadinanza; Consiglio Comunale, convocato in maniera del tutto dilettantesca, a cui hanno assistito solamente DUE cittadini nel 2013, SEI nel 2014; forse uno sforzo preliminare, per pubblicizzare l’evento, avrebbe dato un risultato migliore.

Altrove succede che sono numerosissimi i Comuni che hanno approvato il Bilanci di Previsione a cominciare dal mese di luglio. Moltissime le Amministrazioni Comunali che coinvolgono con una informazione puntuale i cittadini e diventano sempre più quei Comuni che vedono nella partecipazione dei cittadini nella formazione del bilancio, uno strumento di trasparenza e democrazia. . Perché grazie alla partecipazione, i cittadini possono stabilire la qualità dei servizi pubblici locali. Al contrario, non di rado le decisioni delle Amministrazioni rischiano di non essere ben accolte dai cittadini, di provocare conflittualità e rallentamenti nella fase delle scelte o nella realizzazione delle opere.

Responsabilità, Trasparenza e Partecipazione dei cittadini: sono i buoni requisiti che un’Amministrazione attenta deve poter vantare. Avviare processi di decisione partecipata che siano strutturati secondo metodologie ben definite, permette di instaurare un rapporto più collaborativo tra l’Amministrazione pubblica ed i cittadini. Costruire e condividere le scelte sulle politiche pubbliche con coloro che, insieme all’Amministrazione, vivono quotidianamente il territorio – le associazioni e i cittadini – sembra poter essere la risposta per superare questa difficoltà. La stessa Amministrazione, ascoltando direttamente dai cittadini le loro priorità, può acquisire un ampio patrimonio di conoscenze, maggiormente corrispondente alle esigenze reali della popolazione e quindi affrontare al meglio la gestione del territorio in tutta la sua complessità.

A primavera del prossimo anno, con l’elezione del Sindaco e dei Consiglieri, si insedierà una nuova Amministrazione; la speranza di molti cittadini di Origgio e che si affermi un nuovo modo di gestire il nostro Comune: più Trasparente, più Responsabile, più Partecipato.

giovedì 11 dicembre 2014

CAMPAGNA DI SOSTENGNO ALLA LOTTA CONTRO LA CORRUZIONE.

Ci rivolgiamo a tutti i Candidati e ai Candidati alla carica di Sindaco che si presenteranno alle elezioni amministrative del 2015 di qualunque partito, lista e schieramento di aderire alle richieste di trasparenza pre-voto di Riparte il futuro. È il momento di assumere l’impegno di mettere in cima alla propria agenda la lotta alla corruzione. Due sono le iniziative da sostenere e mettere in campo:
  1. 1.    Adottando la delibera “Trasparenza a costo zero” entro i primi 100 giorni
  2. 2.    Impegnandosi ad attuare le prescrizioni della delibera entro 200 giorni

La mancanza di risorse per i Comuni non può essere una scusa: è possibile combattere la corruzione anche a costo zero. Chiediamo ai sindaci di condividere con i cittadini le informazioni su chi li rappresenta e su come i Comuni spendono i soldi pubblici.

1.        La trasparenza della candidatura.
A)      Pubblicare (sul sito di Riparte il futuro o sul proprio) il Curriculum Vitae. Il CV non deve essere generico: al contrario, chiediamo che includa tutti gli incarichi ricoperti, siano essi pubblici o professionali, e non solo quelli principali. Grazie a questo documento è possibile valutare la competenza e l’esperienza del candidato, in ciascun settore che lo vede coinvolto, e da esso possono emergere eventuali conflitti d’interesse.
B)      Pubblicare (sul sito di Riparte il futuro o sul proprio) la propria storia giudiziaria. Chiediamo di conoscere tutti i procedimenti penali in corso e quelli che si sono conclusi con una condanna, anche lieve. Il nostro intento è di permettere all’elettorato una scelta quanto più consapevole rispetto a chi prenderà decisioni strategiche per la città. Sapere la storia giudiziaria dei candidati è una garanzia per lo svolgimento della vita istituzionale.
C)      Pubblicare (sul sito di Riparte il futuro o sul proprio) la propria la situazione reddituale e patrimoniale La pubblicazione della situazione reddituale e patrimoniale di chi rappresenta le istituzioni è richiesta per legge in diversi Paesi europei. Lungi dal credere che sia opportuno giudicare positivamente o negativamente alla luce del reddito, pensiamo che sia importante verificare la corrispondenza tra reddito, patrimonio, attività professionale e stile di vita.
D)      Dichiarare e pubblicare (sul sito di Riparte il futuro o sul proprio) potenziali conflitti d’interesse. Chiediamo siano rese pubbliche, mediante autodichiarazione, situazioni di potenziale conflitto tra gli interessi professionali e privati del candidato e quelli pubblici di cui si potrebbe occupare una volta eletto. Inoltre, chiediamo che si faccia riferimento non solo a se stessi, ma anche a congiunti e familiari, quindi ai possibili interessi mediati. Questi non sono ostativi alla candidatura ma potrebbero rappresentare un rischio, specialmente nelle realtà più piccole.

2.       La delibera “trasparenza a costo zero” entro 100 giorni. La delibera richiede:
  1. pubblicazione online e diffusione dell‘anagrafe di tutti gli eletti;
  2. informazione semplificata sui bilanci del comune, fornendo dati dettagliati su partecipate ed enti simili;
  3. adozione della Carta di Pisa, codice etico promosso da Avviso Pubblico;
  4. creazione di una Tavola pubblica per la trasparenza, composta da istituzioni e società civile;
  5. trasparenza sulla gestione dei beni confiscati (per i comuni che li hanno), attraverso un elenco pubblico dei beni, i bandi per le assegnazioni, le verifiche e le informazioni sull’utilizzo.
3.       Attuare la delibera in 200 giorni. Le 5 prescrizioni contenute nella delibera dovranno essere attuate entro e non oltre 200 giorni. In questo tempo Riparte il futuro monitorerà, assieme alla società civile, affinché le richieste e gli impegni vengano soddisfatti e mantenuti.