martedì 25 marzo 2014

Commissione Lavoro e Sviluppo Sostenibile.

Quali sono, per una Amministrazione seria e democratica, i compiti e i temi da affrontare, attraverso la  partecipazione dei cittadini e per mezzo delle risorse presenti nel paese?

Innanzitutto un’Amministrazione Comunale che fa dell’autoreferenza un Totem, che priva la propria comunità dei saperi e delle risorse presenti, è responsabile del declino che tutta la Comunità è destinata a subire!

Il nostro Sindaco nel suo “programma elettorale” annunciava l’istituzione di una “Commissione Anticrisi”, ma l’insediamento di questo “strumento” non ha mai trovato accoglienza da parte dell’attuale Amministrazione, che ormai si avvia alla fine del suo mandato.

Il Partito Democratico ed Insieme per Origgio, hanno sempre ritenuto necessario la formazione di una commissione ad hoc, che si occupasse di conoscere la situazione occupazionale del nostro territorio e in concerto con le parti sociali (aziende, lavoratori, rappresentanti di tutte le categorie), si ponesse l’obiettivo di studiare, valutare e proporre Progetti utili a favorire le possibili soluzioni per le diverse situazioni.

Il punto di partenza del lavoro di questa Commissione deve iniziare con la ricognizione e la raccolta dati per fotografare la situazione territoriale: dalla tipologia delle attività presenti alle prospettive occupazionali.
Una necessità per iniziare un percorso che possa servire ad evitare errori nel futuro e offrire una prospettiva di sviluppo all’economia locale.

Avere a disposizione gli strumenti per aggiornare il proprio sapere e il saper fare è la condizione per non essere schiacciati dal cambiamento, perché la flessibilità (per l’instabilità dei mercati, i cambiamenti tecnologici sempre più rapidi, per rispondere in tempo reale al diversificarsi della domanda), non porti inesorabilmente verso la precarietà.

Pertanto, si rende più che mai necessario un coordinamento tra la formazione (mondo della scuola) e la produzione (mondo del lavoro), attraverso una stretta collaborazione tra i due livelli, in modo che gli istituti della zona siano in grado di offrire una risposta più efficace alle richieste del mondo del lavoro.

Fino a quando le imprese collaboravano a completare il percorso formativo, sostenendo i costi in attesa che l’investimento diventasse una risorsa, la scuola è stata in grado di essere all’altezza del compito di formare e preparare le nuove generazioni per l’accesso al lavoro.

Da quando la globalizzazione e l’innovazione hanno imposto una forte accelerazione, l’offerta formativa non ha saputo tenere il passo con i tempi ed è diventata inadeguata.

Questi sono i temi in discussione e che devono essere affrontati velocemente, altrimenti il declino economico e culturale del nostro tessuto sociale sarà inevitabile. 

Tante promesse e pochi fatti.

Il giudizio sul bilancio di questa Amministrazione non può che essere negativo. Alle molte promesse elettorali, hanno fatto seguito pochi fatti! Non solo: anche alle promesse fatte durante i Consigli comunali non sono seguite azioni. “Insieme per Origgio” ha fatto diverse proposte in questi mesi: non opere per le quali siano necessari investimenti, ma piccole e significative iniziative, per le quali è sufficiente l’impegno e la volontà politica. Ad esempio, non riusciamo a capire e a trovare spiegazioni alla mancata realizzazione di proposte quali il Pedibus (mai adeguatamente supportato da questa amministrazione), Banca ore Solidali, il mercato agricolo Km Zero, la casa dell’acqua; eppure basterebbe così poco! Così come per realizzare altre nuove proposte quali: il Consiglio comunale dei ragazzi, la Consulta Giovani, la Commissione Anticrisi, il Bilancio Partecipato e Partecipativo, Cittadinanza attiva.
Questi non sono solo servizi, ma sono anche strumenti per far crescere nella comunità la consapevolezza delle difficoltà che un’Amministrazione comunale deve affrontare; la partecipazione attiva dei cittadini per far crescere la responsabilità di ciascuno, per dare un senso di cittadinanza e sviluppare una coscienza civile e solidale.
Se la partecipazione dei cittadini è la prima forma di controllo sulla buona amministrazione, la cattiva amministrazione dipende prima di tutto dalla morte della partecipazione.
Con questo non si vuole fare l’elenco delle cose che ad Origgio mancano, che le passate Amministrazioni comunali non hanno voluto realizzare, l’elenco delle cose non realizzate sarebbe molto più lungo; questo vuole essere solamente un promemoria delle promesse fatte, sperando che nell’ultimo anno l’amministrazione si adoperi, nella ricerca di consensi per fare qualcosa di utile alla comunità.

Piccolo è bello! Ma conviene?

Uno studio condotto da Confartigianato sulla “attrattività territoriale” (indice combinato tra una componente fiscale e una sociale), dei Comuni in 6 zone della provincia di Varese ed in particolare su 53 comuni, colloca Origgio al 51° posto, cioè terzultimo.
Tra i comuni del saronnese è buon ultimo!
La notizia non ci sorprende, poiché è da molti anni che lo denunciamo; lo abbiamo fatto anche nell’ultimo numero del giornalino del Comune distribuito lo scorso fine anno.
Il nostro paese è il peggiore nella classifica fiscale, che considera le aliquote dell’IMU e dell’addizionale comunale IRPEF, le tariffe della TARES, della TARSU o della TIA, gli oneri di urbanizzazione primarie e secondaria e del servizio idrico.
Siamo ultimi anche nella classifica sociale legata alle infrastrutture, al reddito disponibile e alla competitività aziendale.
Ai primi posti troviamo i Comuni più grandi perché sono quelli in grado di offrire maggiori servizi. Servizi non solo utili ai cittadini, ma alle stesse imprese: perché contribuiscono alla formazione di un contesto lavorativo migliore.
In pratica dalla lettura di questi dati  emerge che il Comune di Origgio è poco competitivo, quindi, poco attrattivo, per chi fa e per chi vuole fare Impresa, per chi ci vive e per chi vuole venirci a vivere.
Un bel risultato, che fa a pugni con le affermazioni dell’assessore al Bilancio, che in continuazione afferma che siamo un Comune virtuoso e che Origgio è un angolo di Svizzera.
Comune Virtuoso? Solo grazie alle tante tasse pagate dagli Origgesi, non certo per la capacità dei nostri amministratori !
Angolo della Svizzera ? Smettiamola una buona volta di prendere in giro gli origgesi !
Opinioni? Sì certo quelle dei nostri Amministratori, ma i fatti sono quelli che emergono dall’indagine di Confartigianato. Essere virtuosi, competitivi significa essere in grado di sostenere la concorrenza e avere la capacità di attrarre investimenti. Questa capacita Origgio pare averla persa. 

Sarebbe ora che chi Amministra Origgio prestasse maggiore attenzione all’erogazione di servizi più adeguati ai bisogni dei cittadini; la stessa attenzione dedicata e necessaria alla riscossione delle tasse.

ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF

L’accordo stilato tra l’Amministrazione Comunale e le Organizzazioni sindacali nell’ottobre 2013 ha introdotto, per l’addizionale IRPEF comunale, una fascia di esenzione per i redditi fino a € 8000: per noi è solo un primo passo. Intanto vogliamo qui sottolineare che nel comunicare l’accordo si è taciuto il fatto che chi supera gli 8000 Euro paga l’Addizionale sul reddito complessivo.
Positivo è il fatto che l’Amministrazione comunale cominci a prendere coscienza che le Tasse nel nostro Comune sono troppo alte; il Partito Democratico di Origgio e la lista civica Insieme per Origgio già nel 2008, sull’addizionale IRPEF,  chiedevano una fascia di esenzione per tutti, per i redditi fino a 8000 Euro, e la riduzione dell’addizionale IRPEF comunale da 0,50% a 0,30%.
Oggi si può fare di più e meglio!

Infatti è con la legge del 14 settembre 2011, n. 148 i Comuni possono: «Per assicurare la razionalità del sistema tributario nel suo complesso e la salvaguardia dei criteri di progressività cui il sistema medesimo è informato, i comuni possono stabilire aliquote dell'addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche differenziate esclusivamente in relazione agli scaglioni di reddito corrispondenti a quelli stabiliti dalla legge statale. Resta fermo che la soglia di esenzione di cui al comma 3-bis dell'articolo 1 del decreto legislativo 28 settembre 1998, n. 360, e' stabilita unicamente in ragione del possesso di specifici requisiti reddituali e deve essere intesa come limite di reddito al di sotto del quale l'addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche non e' dovuta e, nel caso di superamento del suddetto limite, la stessa si applica al reddito complessivo»

“DIAMO UN SENSO ALLA VIA DANTE”

Dalla lettura degli articoli apparsi sulla stampa locale, non si capisce quali siano gli elementi che portano a sostenere che le strade più sicure del saronnese sono ad Origgio.
Il primo pensiero è: ”chissà come saranno quelle degli altri paesi!”
Crediamo di non sbagliare se affermiamo che qualunque cittadino che si muove per le strade di Origgio ha una percezione alquanto diversa da ciò che afferma il Sindaco Panzeri. Per chi passeggia nella centrale via Dante il rischio di un qualche “incidente” è elevatissimo. Spesso in via Dante si verificano episodi, che fortunatamente, il più delle volte si risolvono con danni lievi, ma  quasi ogni settimana si verificano eventi con danni e lesioni a persone e cose.
Quanti sono gli incidenti registrati ad Origgio e quanti sono in via Dante  e via Manzoni e quale l’entità degli stessi? Questi dati il Signor Sindaco può renderli noti ai cittadini?
Cosa aspetta l’Amministrazione per avviare misure in grado di migliorare la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti: dai ragazzi che si recano a scuola agli anziani che si recano in centro per vari motivi. 
Ci permettiamo di avanzare qualche suggerimento, di formulare qualche proposta per migliorare la qualità del centro di Origgio.

Un tratto di via Dante è già a senso unico e questo rende più sicura la mobilità dei cittadini.
Il tratto che è tuttora a due sensi di marcia ha una ampiezza non adeguata a sostenere in sicurezza l’attuale traffico. La via Dante è priva di marciapiede o pista ciclopedonale, per gran parte della sua lunghezza; perciò occorre  un  Progetto che si ponga come obiettivo di rendere la via più sicura, con un solo senso di marcia ad esclusione del tratto da piazza Immacolata a via Manzoni.  Inoltre occorre dare attuazione alle raccomandazioni che l’Unione Europea rivolge alle autorità competenti per introdurre una velocità massima di 30 km/h per le zone residenziali e per tutte le strade urbane a una sola corsia, che non dispongono di pista ciclabile separata, al fine di proteggere meglio tutti gli utenti della strada.
Occorre ricercare una soluzione di un nuovo percorso per gli autobus di linea provenienti da Saronno-Uboldo e da Lainate, valutando la fattibilità di un loro passaggio per  via Visconti e via Circonvallazione.

 Sarebbe opportuno prevedere un regolamento per il centro urbano che si ponga gli obiettivi di:
Ø  Recuperare spazi abitativi, evitando di sacrificare aree verdi ed agricole e fermare il consumo del territorio.
Ø  Aumentare la densità abitativa del centro con i relativi vantaggi alla mobilità sostenibile, maggiore vitalità con i benefici al commercio locale e alla sicurezza.
Ø  Un terzo vantaggio, consentirebbe di migliorare l’arredo urbano, garantendo lo sviluppo armonico del centro di Origgio e di via Dante.

Insieme per Origgio ritiene che questa Amministrazione poco o nulla abbia fatto sulla viabilità; questo ha penalizzato sia la viabilità esterna sia la mobilità all’interno del nostro paese. Per questo non si comprende come si possa ritenere Origgio il paese più sicuro del saronnese. Pertanto ci  auguriamo che quanto prima questi temi vengano portati in primo piano, coinvolgendo i cittadini nella ricerca di soluzioni per porre rimedio alle situazioni critiche della viabilità interna nel nostro paese.


“DIAMO UN SENSO ALLA VIA DANTE”