... da SARONNO SETTE di sabato 15 giugno 2013.
venerdì 21 giugno 2013
giovedì 20 giugno 2013
sabato 1 giugno 2013
Una Commissione per salvare l’apparenza?
Casualmente ho
scoperto che il 03/05/2013 è stato pubblicato sul sito del Comune di
Origgio il “Regolamento per le pari opportunità”. Scarica documento in
pdf
Il
“REGOLAMENTO COMUNALE PER LA REALIZZAZIONE DELLE PARI OPPORTUNITÀ
ED ISTITUZIONE D’APPOSITA COMMISSIONE”, (Approvato dalla Giunta Comunale con la
deliberazione n. 31 del 4 aprile 2013. Esecutivo dal 5 aprile 2013), che io
sappia nessuna “menzione” ne è stata fatta in Consiglio Comunale, o forse io mi
sono perso la seduta in cui era all’O.d.G. Io credo che un provvedimento così
importante meritasse di essere adottato con maggior rilievo, dando alle
cittadine e ai cittadini l’informazione ed il coinvolgimento necessario, per evitare
il rischio di non combinare niente.
Ora nel merito
del documento vorrei sottolineare che la Commissione istituita sarà composta
da:
a.
Tutte le
donne elette in Consiglio Comunale.
b.
Una donna
per ogni gruppo consiliare.
Questo comporta
che a costituire, oggi, la Commissione saranno solamente in QUATTRO (1
Consigliera Comunale e 3 Rappresentante dei gruppi Consiliari).
Una Commissione composta soltanto da QUATTRO donne a
me sembra che sia limitata e rischia di essere la foglia di fico a nascondere
la poca volontà di coinvolgere le cittadine/i nell’amministrazione della cosa
pubblica. Prevedere un numero maggiore di Commissarie, un numero maggiore sette
sarebbe più congruo, coinvolgendo le Associazioni, compresi i Partiti non
presenti in Consiglio, dando la possibilità, alla Commissione, di poter
valutare e accogliere singole candidature di donne disposte ad impegnarsi e dando
il proprio contributo per migliorare la vita nella nostra collettività, dando
piena attuazione di quando previsto dall’art.46 comma 6 dello Statuto comunale.
Sarebbe bello che questa Commissione servisse per costituire un organismo più
aperto alla partecipazione delle cittadine/i ed affrontasse tutti i temi sulla
condizione femminile e desse vita alla Consulta
Femminile, organismo di partecipazione delle donne all’azione
dell’Amministrazione comunale. Maggiore risorse umane si
mobilitano, maggiori saranno i risultati a beneficio della collettività.
PS: qualche
domanda:
- Perché per essere eletti in Consiglio Comunale, basta raccogliere voti in numero sufficiente, non è richiesta nessuna sensibilità o competenza, mentre per far parte della Commissione per le pari opportunità e necessario: “che abbiano maturato sensibilità sulla condizione femminile”?
- Cosa vuol dire che il regolamento è: “Esecutivo dal 5 aprile 2013”? La Commissione è già stata “attivata”. Sono state nominate le Commissarie?
- Quando quest'Amministrazione per informare i cittadini, non tutti, attiverà la newsletter come fanno la stragrande maggioranza dei Comuni italiani?
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