Albert Camus affermava: «la democrazia non è la legge della maggioranza, ma la protezione della minoranza». In altri termini. la minoranza, alla luce della normativa attuale, ha tutta la forza e la possibilità di incidere nel governo locale.
In
questi anni, come Origgio Democratica, ci siamo interrogati su come affrontare
la complessa problematica del “potere locale” dal punto di vista
dell’opposizione. Quello della minoranza presente nel Consiglio Comunale è un
ruolo prezioso e insostituibile, riconosciuto dalla legge – accresciuto e
rafforzato dal decreto legislativo del 10 agosto 2000, n. 267 del “Testo Unico
delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali” – volto a controllare e
verificare la conduzione della “res pubblica” locale e a proporre, rappresentare
e sostenere i cittadini e la società civile.
Nonostante
gli intenti dichiarati, spesso abbiamo la sensazione che nella realtà dei fatti
il nostro sia un ruolo angusto e disarmato. L’opposizione risponde a chi l’ha
eletta e gli elettori pretendono che continui a controllare, a informare e a
proporre; svolgendo un’attività di pungolo, evolutiva per l’intera comunità.
È
per questa convinzione che, come gruppo politico, abbiamo ritenuto importante
stimolare la cittadinanza offrendo spunti di riflessione su tematiche attuali e
di largo interesse. Abbiamo iniziato in autunno con una conferenza in occasione
dei cento anni dalla nascita di Don Milani: abbiamo esplorato il suo pensiero
pedagogico-democratico innovativo e, per l’epoca, rivoluzionario.
Ora,
grazie alla disponibilità del professor Nigro e del comitato provinciale da lui
presieduto, proponiamo una conferenza su Giacomo Matteotti, a cento anni dalla
sua morte.
La lucidità e coerenza del suo pensiero, profondamente democratico, lo rendono ancora oggi oggetto di riflessione e stimolo. La proposta trasversale e di estremo valore ha raccolto anche l’interesse dell’Amministrazione comunale, che ha concesso il proprio patrocinio.
Cogliamo, quindi, l’occasione per invitare tutti alla conferenza “Difendere la democrazia – Matteotti l’ultimo discorso”, che si terrà il 18 aprile alle ore 21.00 a Origgio, presso la sala “I Sindaci”, in via Manzoni 17.
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18 aprile 1948. L’Italia è diventata da meno di due anni una Repubblica.
Al Quirinale non c’è più il Re ma il capo dello Stato e in Parlamento siedono i Costituenti eletti dal popolo chiamati a scrivere la Carta Costituzionale.In questo contesto di profondi mutamenti gli italiani, per la prima volta, partecipano alle elezioni politiche di uno Stato democratico, il 18 aprile 1948.
L’asprezza della campagna elettorale tra i due schieramenti in campo non offusca ciò che è chiaro a entrambi: gli italiani devono andare a votare ed esercitare il loro diritto di esprimere una preferenza.
Quasi 27 milioni di persone si recano alle urne, il 92,23% degli aventi diritto, perché tutti i cittadini sentono l’importanza di poter decidere e Matteotti sarebbe stato uno di loro, se non fosse stato ucciso dai fascisti.